Abstract: "A seguito della segnalazione di fenomeni di liquefazione indotti nelle aree colpite dal terremoto del 20/05/2012 e su invito del Dott. Luca Martelli del Servizio Geologico e Sismico dei Suoli della Regione Emilia‐Romagna a recarsi sui luoghi maggiormente interessati da tali fenomeni, in data 21/05/2012 una squadra di docenti e ricercatori della Sezione Geotecnica del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICeA) dell’Università di Firenze, composta dal Prof. Giovanni Vannucchi, Prof.ssa Claudia Madiai, Ing. Johann Facciorusso, Ing. Alberto Puliti, Dr. Geol. Maria Manuel, ha effettuato un sopralluogo nelle zone di San Carlo, Mirabello e Finale Emlia per una prima rilevazione delle manifestazioni (Figura 1). Ulteriori sopralluoghi e rilevazioni nei siti di San Carlo, Mirabello e Dodici Morelli sono stati effettuati in data 25/05/2012 dalla Prof.ssa Teresa Crespellani e dall’Ing. Facciorusso, in data 26/05/2012 dall’Ing. Alessandro Ghinelli e dall’Ing. Stefano Renzi, in data 28/05/2012 dall’ Ing. Johann Facciorusso e dall’Ing. Alessandro Ghinelli. A seguito della scossa del 29/05/2012 è stato eseguito dall’Ing. Stefano Renzi un nuovo sopralluogo sugli stessi siti già visitati in precedenza. In Figura 1 sono ubicati i comuni nei quali sono stati effettuati i sopralluoghi e gli epicentri delle principali scosse (si veda la Tabella1). Oltre all’osservazione e alla rilevazione fotografica delle evidenze di liquefazione (vulcanelli, cedimenti, lateral spreading, sollevamenti del terreno, rotture, ecc.), sono state determinate le coordinate dei luoghi interessati dal fenomeno e sono stati prelevati campioni del materiale fuoriuscito per studiarne la distribuzione granulometrica nel Laboratorio di Geotecnica del DICeA. Sono state anche effettuate delle ricognizioni sugli effetti della liquefazione su numerosi edifici presenti nella zona. L’osservazione sul campo delle manifestazioni di liquefazione è stata arricchita da notizie e da testimonianze degli abitanti che in alcuni casi hanno fornito elementi interessanti sulle tecniche fondali, sui livelli dell’acqua prima e dopo la scossa sismica principale. Sebbene i casi di liquefazione riscontrati siano risultati piuttosto diffusi ed estesi a tutta l’area colpita dal terremoto e spesso con manifestazioni evidenti e spettacolari, si è deciso, in questa prima fase di emergenza, di concentrare l’attenzione su quei siti dove il fenomeno sembra avere influenzato maggiormente la stabilità degli edifici e del loro sistema di fondazioni, ovvero nei centri abitati di San Carlo e Mirabello. Dopo alcuni brevi richiami sulla liquefazione dei terreni durante i terremoti, utili ai fini dell’inquadramento dei fenomeni riscontrati nel caso specifico, vengono svolte alcune considerazioni preliminari come contributo alla identificazione del tipo di indagini da effettuare sia per approfondire le dinamiche del fenomeno sotto il profilo scientifico sia in vista delle operazioni che dovranno essere condotte nel breve e medio periodo. Quindi verrà fornito un quadro sintetico delle informazioni geologiche e geotecniche disponibili anche attraverso una breve disamina delle indagini estratte dalla banca dati della Regione EmiliaRomagna, con qualche breve cenno storico circa l’evoluzione dell’utilizzo del territorio."