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Home » Pubblicazioni » Microzonazione Sismica e analisi della condizione limite per le emergenze delle aree epicentrali dei terremoti della Pianura Emiliana di Maggio-Giugno 2012 (Ordinanza del Commisario Delegato à Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 70/2012), E-R Ambiente, 2014.

Microzonazione Sismica e analisi della condizione limite per le emergenze delle aree epicentrali dei terremoti della Pianura Emiliana di Maggio-Giugno 2012 (Ordinanza del Commisario Delegato à Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 70/2012), E-R Ambiente, 2014.

Descrizione

Abstract:

"Il 20 maggio 2012 in Pianura Padana è iniziata una sequenza sismica che ha interessato una vasta area compresa tra le Province di Reggio Emilia, Modena, Mantova, Bologna e Ferrara. La prima forte scossa, di magnitudo locale ML=5.9, è avvenuta alle 4:03 ora locale, con epicentro tra Mirandola e Finale Emilia, seguita, nel giro di 4 minuti, da altre due forti scosse, la prima di ML=4,8 e la seconda di ML=5.1, con epicentro in Comune di Bondeno; nove giorni dopo è stata registrata un’altra forte scossa (ML=5.8), con epicentro tra Mirandola e Medolla. Tra il 20 maggio e il 3 giugno 2012 sono state registrate ben 7 scosse di ML>5, con epicentri distribuiti tra Novi di Modena (MO) e Vigarano Mainarda (FE). I maggiori effetti locali osservati sono l’amplificazione del moto sismico e fenomeni di liquefazione, diffusi soprattutto in corrispondenza di rami abbandonati dei fiumi appenninici (Reno, Panaro e Secchia), subordinatamente del Po. Pertanto, per indirizzare gli interventi di ricostruzione e favorire le scelte urbanistiche, legate ai Piani della ricostruzione, in modo da tenere nella dovuta considerazione quanto accaduto e per attuare strategie di mitigazione del rischio sismico che siano realmente efficaci fino dalle prime fasi della programmazione territoriale, si è reso fondamentale disporre di mappe che permettano l’individuazione delle aree soggette alla maggiore amplificazione e alla liquefazione, e l’identificazione degli elementi appartenenti al sistema dell’emergenza. Il Commissario delegato – Presidente della Regione Emilia-Romagna ha perciò predisposto, con Ordinanza n. 70 del 13/11/2012, la realizzazione di studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l’emergenza dei Comuni più danneggiati, vale a dire quelli in cui sono stati osservati diffusi effetti di intensità macrosismica almeno pari al VI grado MCS. Il coordinamento di tali studi è stato affidato al Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli e al Servizio Pianificazione Urbanistica, Paesaggio e uso sostenibile del territorio della Regione EmiliaRomagna. Gli standard tecnici di riferimento sono descritti in specifici allegati all’Ordinanza 70/2012 e derivano soprattutto dagli indirizzi regionali (DAL 112/2007) e da quelli nazionali (“Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica”, ICMS, a cura del Gruppo di lavoro MS, 2008). Le stime dell’amplificazione e del rischio di liquefazione sono state definite per un periodo di ritorno TR=475 anni (corrispondente ad una probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni) e smorzamento =5%. Come indicato nei citati indirizzi e per ottimizzare i tempi e le risorse disponibili, la microzonazione sismica è stata effettuata negli ambiti di interesse urbanistico, cioè nei centri abitati consolidati e in quelli di potenziale interesse per la ricostruzione e per future espansioni, indicati dagli Enti locali interessati (Amministrazioni Provinciali e Comunali) (fig. 3). Come previsto dagli standard nazionali, l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza ha interessato tutto il territorio comunale. Per i territori interessati da questo studio erano già disponibili analisi della pericolosità sismica locale a scala provinciale (v. PTCP delle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara) e alcuni dei Comuni avevano già svolto approfondimenti di primo livello a scala comunale (v. Piano Strutturale Associato dell’Associazione Intercomunale Alto Ferrarese) o completato studi di microzonazione sismica di secondo livello (Mirandola). Tali studi si sono rivelati di estrema utilità per la programmazione delle indagini e la definizione del modello geologico di riferimento; in particolare, lo studio di microzonazione sismica effettuato dal Comune di Mirandola per il Piano Strutturale Comunale (Tarabusi, 2012), effettuato con i contributi dell’OPCM 3907/2010 (DGR 1051/2011), ha costituito riferimento essenziale per le indagini e analisi di approfondimento anche dei Comuni limitrofi."

Dettagli
INFO BIBILIOGRAFICHE
Regione Emilia Romagna, Servizio Pianificazione Urbanistica, Paesaggio e uso sostenibile del Territorio
Anno
2014
pubblicazione
collegamento esterno
Allegati
Nessun allegato presente
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