Abstract:
"A seguito del forte evento sismico che la notte del 20 maggio 2012 ha interessato la Pianura Padana Emiliana, è stato attivato il Pronto Intervento Sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), come codificato nell’Allegato A1 della Convenzione 2 vigente fra l’ente e il Dipartimento di Protezione Civile (DPC). Nelle prime 72 ore sono state installate 16 stazioni sismiche temporanee, di cui 8 in real-time, ad integrazione di quelle permanenti della Rete Sismica Nazionale (RSN [Amato e Mele, 2008; Delladio, 2011]) già in acquisizione in area epicentrale. Nei giorni successivi il gruppo per lo studio degli effetti di sito (EMERSITO [Bordoni et al., 2012]) ha predisposto tre transetti per un totale di 22 stazioni stand-alone; nel contempo colleghi di altri enti nazionali ed internazionali, hanno installato ulteriore strumentazione di diversa tipologia (totale: 38 stazioni). Tutti gli interventi sono stati realizzati in sinergia cercando di non sovrapporre la strumentazione con l’obiettivo successivo di condividere i dataset. Tutti i dettagli del primo mese della campagna sismica (partecipanti, tempistiche, strumentazione utilizzata) sono descritti in diversi lavori [Bordoni et al., 2012; Marzorati et al., 2012a; 2012b; Moretti et al., 2012; 2013; Priolo et al., 2012]. In questo lavoro viene descritta l’attività compiuta dalla Rete Sismica Mobile di Roma relativamente all’installazione e alla gestione delle 12 stazioni sismiche temporanee stand-alone a partire dall’attivazione della struttura di Pronto Intervento Sismico e per tutto il 2012."