Il Capo Dipartimento dispone l’immediata convocazione del Comitato operativo della Protezione Civile, che si insedia alle 6.00 del 20 maggio e rimane attivo fino al 23 maggio 2012. Subito dopo l’evento sono attivate tutte le Organizzazioni di volontariato di rilievo nazionale – la Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – e le colonne mobili del volontariato di tutte le Regioni e Province Autonome. In EmiliaRomagna, intervengono le organizzazioni dei Coordinamenti delle Province colpite (Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia), sotto il coordinamento dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile e, successivamente, di tutte le altre Province. L’attività dei volontari è rivolta principalmente all’assistenza alla popolazione con l’allestimento di aree di accoglienza, di postazioni socio-sanitarie e di punti ristoro. A livello provinciale, vengono costituiti i seguenti Centri operativi per la gestione dell’emergenza: CUP, un Centro Unificato Provinciale a Modena; CCP, un Centro di Coordinamento Provinciale a Ferrara; un CCP – Centro di Coordinamento Provinciale a Bologna; un CCP – Centro di Coordinamento Provinciale a Reggio Emilia.
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