A partire dai progetti a cui ha partecipato lo studio dell’architetto reggiano Ilaria Gasparini, l’intervento sintetizza il rapporto che si è voluto mantenere tra la tradizione emiliana nella scelta dei materiali e della tipologia di edifici da un lato e, dall’altro, il piano di ricostruzione dell’Edilizia scolastica temporanea (Est). In linea con la politica regionale di dare priorità alla ricostruzione di scuole e imprese, ingegneri e architetti coinvolti hanno organizzato il proprio lavoro in base a parametri di qualità culturale e qualità costruttiva, utilizzando le tecniche più recenti, realizzando in breve tempo 28 poli scolastici nei Comuni del cratere.
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